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Tittarelli sul Tolentino: la mentalità è vincente

È probabile che nel DNA dell’attaccante Gabriele Tittarelli, nato nel 1994 a Jesi, residenta a Cingoli e da quest’anno al Tolentino (prima Jesina, Marina, Fabriano Cerreto, Voluntas Spoleto e Chiesanuova), ci si trovi qualche traccia di colore cremisi. Questo perchè lo zio Enrico, fratello del padre di Gabriele, ha giocato col Tolentino in Eccellenza ’92-’93. poi in Cnd ’93-’94 e ’94-’95 che segnò, con allenatore Castori, l’ascesa in C2.

Tittarelli, c’è quindi una sorta di predestinazione nel sio arrivo al Tolentino?

Già mio zio – risponde il giocatore – mi aveva sempre parlato molto bene di questa società, della città ed era quasi inevitabile che ci giocassi anch’io.

Tittarelli in un contrasto aereo contro il Grottammare.

Però da un paio d’anni si parlava del suo arrivo.

Ho avuto diversi contatti con la dirigenza che non si sono concretizzati. Quest’anno invece, con mia grande soddisfazione, ci siamo riusciti: mi ci sono subito trovato bene avendo trovato un ottimo gruppo e una società molto seria.

Appianata ogni questione che sembrava essere sorta appunto con la società?

Era un problema mio. lo abbiamo affrontato e risolto al meglio.

Venite da un tris di vittorie: adesso serve il poker contro Fossombrone?

L’allenatore Mosconi ci ha inculcato una mentalità vincente e siamo partiti alla grande. Ci auguriamo di proseguire così, anche se Fossombrone è formazione molto quadrata. Standoci con la testa possiamo però essere più forti di tutti.

Magari vincendo con il suo terzo gol in in tre partite?

Ho iniziato bene – conclude l’attaccante Tittarelli – grazie anche all’ottima e dura preparazione che abbiamo fatto e spero di continuare di questo passo.

 

Carlo Simonetti, Resto del Carlino – Macerata 28.09.2018